Lucia Triolo: demone

E fuggivo da te

rubavi voce agli uccelli
non erano le cinque della sera
e le lucciole levavano stonate 
un coro muto.

Che demonio
hai scatenato
col tuo gesto perduto,
trucidata la mia eternità
ogni nervo hai appeso a un 
chiodo capovolto
terrorizzandolo di gioia
di ogni poro hai fatto ruga azzurra .

Quel demone furioso conserva
in un reliquiario
l’aria vana della felicità slacciata
che mi desti
e non si volta

fugge per le scale del mio 
ventaglio, 
canta piega su piega 
getta altrove il mantello.

Ogni me hai messo a nudo
sotto un’obliqua pioggia
come l’estrema delle terre
che hai avvistate.
e tu continui a non sapere

e io so che
se sapessi
lo rifaresti
ancora e ancora

tu non conosci mai

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