“Chi consegnerà il messaggio non avrà identità. Non sarà oppressore”
R. Char, Erbe aromatiche cacciatrici in “La dimora del tempo sospeso, Quaderni di traduzioni LXXXII”, trad. di Francesco Marotta
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e tu conta
il numero delle volte
che sfuggo alla parola,
una geografia che conosco
il corpo:
ha fame
di queste fughe
in qualche luogo la parola
ha lasciato un
pezzo del braccio
in qualche altro
il piede
si incontrano i luoghi
di uso quotidiano, basta aprire
le porte di casa
poi si nascondono
gli uni negli altri
non vogliono farmi sapere
dove ho lasciato
il cordone ombelicale
stampato in
più copie
sanno che
cerco la fuga
dalla mia favola,
l’indipendenza dall’identità
ora tu porti in dote
la fuga
