Primavera di Beppe Salvia

La grandezza

almerighi

l’ombre di rame ellittiche
una sfera, l’albero
l’ombra
e trine d’archi sul prato,
.
un volo spaventato di passeri
raggela in aria
gli uguali giri e quella
ronda dei rami,
.
poi va
lenta per l’aria
vera una
eco
.
va per le strade l’aria
e va via il sole
.
un bioccolo di fumo
sull’aia
vanno i passeri
e non sembrano passeri
.
voli rondoni in alto
è chiaro ancora 
e stanno
i nidi alle cimase
e i fili dei panni e senza panni
.
i nuvoli li sfiocca
l’albero
fiocca petali sul prato,
un tondo bianco
.
lo stagno vive e muore
.
e le corolle dei fiori
e i fuochi e i fuchi
e i ronzi
.
e le verrucarie brune
sulle balaustre
.
la festa d’estate
e tutte han vesti belle
danzano
.
in tondo la polacca
e la corte
.
una fanciulla svenuta
la bacia…

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2 pensieri su “Primavera di Beppe Salvia

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