Ascolta e leggi
Non andartene docile in quella buona notte,
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire
quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.
*
Non essendo che uomini, camminavamo tra gli alberi
spauriti, pronunciando sillabe sommesse
per timore di svegliare le cornacchie,
per timore di entrare
senza rumore in un mondo di ali e di stridi.
*
Questo pane che rompo un tempo fu frumento,
Questo vino su un albero straniero
Nel suo frutto fu immerso;
L’uomo di giorno o il vento nella notte
Gettò a terra le messi, la gioia dell’uva infranse.
Un tempo, in questo vino, il sangue dell’estate
Pulsò nella carne che vestì la vite;
Un tempo, in questo pane
il frumento fu allegro in mezzo al vento;
L’uomo spezzò allora il sole, abbattè allora il vento.
Questa carne che rompete, il sangue a cui lasciate
devastare per le vene, furono
Frumento ed uva, nati
Da radice…
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