Amore di cuore o di testa? Poco importa purché sia amore  e il 14 febbraio lo celebra in tutte le sue forme. Gabriella Paci

L’amore è un sentimento universale e che nasce con la nascita dell’uomo sulla terra e da sempre celebrato nelle varie espressioni dell’arte e della letteratura.

Tutti hanno presente ad esempio, la celebre storia d’amore di Tristano e Isotta, Lancillotto e Ginevra, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca, o addirittura Orlando e Angelica, o meglio, la pazzia di Orlando per non essere corrisposto nel poema “Orlando Furioso”

Amori questi,destinati all’infelicità ma caratterizzati da una grandissima passionalità, tanto che perfino Dante e Shakespeare,tanto per citare due nomi certamente noti, hanno trattato  la loro storia.

E dunque ,ogni anno ,il 14 febbraio si celebra questa ricorrenza con scambio di fiori,  biglietti, canzoni dedicate ,doni  e dichiarazioni da parte degli innamorati in molti paesi del mondo.

 Le origini della festa

Ma perché questa data? E perché “San Valentino”?

 Valentino era un vescovo cristiano che morì a Roma nel 723 d.C.  Nato ,secondo la leggenda a Interamna Nahars nel 176 ,fu ordinato vescovo di Terni nel 176 dopo la sua conversione al cristianesimo.

Recatosi nel 270 a Roma,cerca addirittura  di convertire l’imperatore Aureliano che voleva dissuaderlo dal seguire il cristianesimo  e perciò viene condannato e muore da martire il 14 febbraio.

Una leggenda vuole che ,avendo trovato due innamorati che litigavano furiosamente, abbia preso una rosa e l’abbia messa tra le mani congiunte dei due innamorati,spingendoli ala riconciliazione-

Secondo un’altra leggenda, il santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo sposalizio, che, altrimenti non si sarebbe potuto celebrare La ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno,si sarebbe potuta perdere o finire in preda di giovani senza scrupoli mentre così si potè sposare con chi amava:Ecco  la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati.

Nel  IV secolo a Terni venne costruita una basilica che conservava le sue spoglie  e venne istituita come festa  nel 496 grazie a  papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana dei Lupercalia, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività romana.

Tale festa pagana celebrava la fertilità attraverso un corteo di donne giovani che venivano percosse con fascine da giovani uomini nudi che rappresentavano le virilità selvaggia e libera.

Febbraio era il mese in cui si vedevano i primi cenni di rinascita dopo  il periodo invernale .

Da ciò,dunque ,la celebrazione i questa data come data dell’amore:una festa,dunque ,in parte civile e in parte religiosa che,tuttavia,non viene riconosciuta come festività in nessuno dei due ambiti.

L’amore è dovuto a fattori chimici ?

Non esiste una formula chimica o matematica che possa descrivere l’amore o l’attrazione provati verso qualcuno.  Alcuni scienziati hanno però osservato i fenomeni che il nostro corpo manifesta nella fase dell’innamoramento e ne hanno attribuito la causa a ormoni e neurotrasmettitori :

Il  cervello, e non il cuore, è il responsabile della variegata serie di emozioni che proviamo da quando ci innamoriamo, a quando soffriamo per un amore finito. Tutto ciò è dovuto appunto a specifiche molecole, i neurotrasmettitori che agiscono a livello cerebrale: testosterone ed estrogeni, dopamina, serotonina, adrenalina, norepinefrina, ossitocina e vasopressina, che sono comunemente chiamati ormoni dell’amore e dell’attaccamento Questi entrano in gioco in fasi diverse dell’innamoramento che sono,fondamentalmente, tredesiderio, attrazione e attaccamento.

Preferiamo tuttavia credere che l’amore sia il trasporto che sentiamo verso una persona per il motivo che ci capisce, ci fa sentire importanti , con la quale condividiamo non solo l’appetito sessuale ma anche la progettazione di vita e i desideri essenziali per noi .

Ecco la mia personale spiegazione con una poesia….

Ti amai perché…

Forse perché eri il senso delle cose

 o il destino dei sogni che ti amai.

Ti amai per la tua aria di

mistero del tutto mai svelato

 il tuo costruire palazzi con

terrazze affacciate su

 l’orizzonte delle speranze,

il tuo coprire lo sguardo a non

rivelare la tenerezza aperta

nei gesti e nei silenzi gravidi

di parole intrise dalla luce

dell’inconsapevole gioventù

che rende vero l’impossibile.

Forse ti amai perché eri fuoco

 mai uguale a se stesso e acqua

dove io mi potevo specchiare

 bella  e trovare nel fondo

pietre colorate e conchiglie

come amuleti contro il vento

che sbatacchiava la banderuola

sul tetto della prospettiva acerba.

Ti amai per queste cose e per

tutte quelle che rendono magica

l’età che tesse la tela del futuro

con le  trame della contraddizione

ma che sa cercare nel dedalo dei

pensieri il magico filo di Arianna.

Photo by Leah Kelley on Pexels.com

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...