
Nel vortice inconsueto
di quel tuo ansimare denso
muovo
su stanze d’amore
il tracimare infinito
di passione condivisa
Quasi una sfuriata incontrollabile
migrante
su mobilità di sinuose mani
vibranti nel vagito del tempo
Inutile dire
che caviglie slanciate
rincorrano i tuoi passi
So, nello sconcerto
che ibridi artifici
fanno leva
sul manto delle tue emozioni
nel tiro alla fune
resa sottile
dallo scandire
d’un inverno in sordina
@Silvia De Angelis