Lucia Triolo: L’ultimo

“…bisognerebbe intendere l’immediato al passato…
Potremmo così parlare di disastro” 
(M. Blanchot, La scrittura del disastro, ed. SE)

(sarai tu la mia neve? 
bianco disastro, si scioglie)

un tallone incalza il vento 
la poltiglia di ansie
lo guarda 
pesce fresco guizza ancora 
tra le mani nel cartoccio
tace perché non ha nome
…ne ha sempre meno… sempre meno
poi un sussulto:
l’ultimo

l’ultimo, l’eroico?

(promettimi di essere
l’unica mia contorsione)

piazza Emergenza 
geme

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