Si fa luce l’attesa anche se la pioggia
insiste nella sua litania di gocce invadenti
come un pianto a lungo represso
che esplode nella persistenza del nero.
Eppure i decori che oscillano nell’oro
artificiale della falsa ricchezza sono
segno della festa che viene e diffondono
un’aria che profuma d’infanzia e di magia.
Anche gli alberi carichi di addobbi e luci
sono una carezza per gli occhi in cerca
di ricordi e di stupore per occultare antiche
e nuove paure in un mondo che appare in
lotta perfino contro la sua stessa natura.
Nell’aria che scintilla anche la pioggia può
diventare ora cascata di luce a dire che la notte
è attesa e che in ogni goccia c’è forse
stilla di -quasi felicità -perché sarà Natale
e il cuore ha bisogno di una culla dove
basterà il calore di un soffio di tenerezza
e amore per sentire che ogni passo e ogni
pena possono riposare adesso nella magìa
senza tempo di un giorno unico, speciale.
