
M’adagio
nel fiato sobrio
di lucciole invisibili
fondendo
il rumore stantio del buio
col lascito breve d’un pizzo di luna
E in quel muto amplesso
senza confine
lascio annegare
gli indefiniti niente
che in un abbraccio convulso
hanno sfinito le ipotesi d’un sogno
a mezza realtà
Ora
nella pochezza d’un respiro eccentrico
divarico molecole d’aria
per carezzare foglie di vento
prima che si disperdano
nel vibrar d’un soffio
nella densità del nulla…
@Silvia De Angelis