Una lucente lama di sole
affina l’esaltante
confine umano
lievitando
mistici sussulti
linfa d’un accordo d’universo.
Lui
disadorno e stordito
dietro un arido legno
esalta
un senno intemperante
allineando
l’obliquo sguardo
su entroterra ruvidi
sconfinati d’alito ascetico.
Sfuriate inzuppate di crudezza
marcano ascelle spente
fuori di qualsiasi dogma
musicante la sonorità
d’una coltre nevosa
priva d’un puro vagito d’acqua
@Silvia De Angelis