
L’effluvio di un’emozione cattura il viola
disperso nella visione menzognera
d’un amore effimero
spettatore di sussulti ormeggiati sulle rive
mentre il suono dell’acqua si fa forte.
Si discostano insenature dai cardini della pelle
nell’orizzonte d‘una stagione cupa
dentro le vene levigate di sospiri
e alchimie d’amore sbriciolate
scampate alla deriva d’un tempestoso ardire.
Si ripropongono impudenti e inaspettate
nella svogliatura d’un dì qualsiasi
come uno schiocco altisonante
mentre labbra aderenti al vetro
si nutrono di suoni d’amore.
@Silvia De Angelis 2011