giocò
la propria carta
qualcosa che nacque
disparve
la sua sagoma si lasciò scorgere
davanti al fuoco,
eri tu il camino
e fu raggio
per raccolte e per deserti
abbandonata la testa
la faccia della regina di picche
guardava il gioco
in silenzio
l’asso di cuori
prese a calci
il passo dinoccolato
in giro
non c’erano altre cure
