è un profumo mozzato
questa inquietudine
guarda avanti
poi indietro
taglia a fette tre o quattro deserti
per spodestare
ogni infinito squadernato
tu e i tuoi fogli d’anima: una mezza coltre
ogni sera sul letto
rampicando l’umano
come sentenza d’amore
nel palmo
le castagne d’autunno
ancora sempre calde
tu le sbucci le assaggi
una
a
una
