lucia triolo: la canzone del non tempo

Svaligiate le immagini
si vedeva solo la calza 
sul viso furfante

“sta da quelle parti” -dicevi-
e parlavi del mio corpo
ma io non stavo più (d)alle parti 
del mio corpo

imballavo la refurtiva
a ladri audaci
confortanti come
pensieri zitti;
incubo trovatello 
il mio sguardo, 
in questa piazza ossessiva,

scivolava dietro,
gelida assassina,
la canzone del non-tempo 

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