Altura (di un fermo sfiorare), di Rita Stanzione

Un notturno di echi

senza rumori, la sagoma alta 

è più lontana di ogni tempio

di profondità verticale

nelle pupille, persa

come il tempo fittizio

che non saremo

solo chiome qui in sete d’aria

invisibili crescono

su di noi esseri di nicchia

con la memoria intatta

d’indaco e calpestii.



foto dell’autrice

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