
POETI NAVIGANTI, di Manuela Floris
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Rileggo dei tuoi scritti e ti ritrovo
si annidano domande nella mente
ogni mio dubbio astratto resta nuovo
senza capo né coda è il mio presente.
Se l’erba stesse in cielo e non sui prati?
Se i cigni poi volassero nei venti?
Se i cuori galoppassero indomati? …
… ai ritmi dei cavalli più impazziti? …
Nei dubbi ricorrenti e indefiniti …
… cosa varrebbe il far poesia a momenti?
Se l’anima bruciasse dentro il fuoco?
allora la malinconia creerebbe
la coperta dei sogni come in gioco
bucando anfratti e cuori … !
Sprofonderemmo in tali cupe pieghe
con noi l’ingegno dei capolavori
ma tu sarai l’amor contro le streghe
diventerai il più vario dei tesori?!
Quando le onde schiumano alla sabbia,
mentre ti aspetto qui sulla risacca,
mi abbracciano e dell’anima non fiacca
il bene che predomina ogni rabbia …
… Noi siamo imperituri e naviganti …
… Poeti che sublimano … gli istanti …
MANUELA FLORIS