
Di tua fragilità.
Oh diafana, quanto potente, creatura!
Seppur d’ombra permane il tuo segno
questo mio povero corpo se ne fa regno.
L’incarnato del tuo dire
richiama un mesto sorriso
soglia d’accesso al tuo caro viso.
Di tua fragilità mi prende la forza
pelle d’angelo ne è la scorza,
pelle pallida di velluto vibrante,
perdizione di tatto ai sensi
della mia mano che ti cerca, vagante.
Indicibile
stellare