Adolescenti arrabbiatissimi, di Dr.ssa Mariangela Ciceri Psicologa Clinica e forense

Alessandria: Chiunque si relazioni con un adolescente, figlio, nipote, conoscente o allievo, ben conosce come a volte sia difficile contenere quel lato aggressivo, che loro per primi hanno difficoltà a comprendere e a tenere sotto controllo.
Essere adolescenti non è semplice.
Non sono semplici i conflitti che si devono gestire né le sfide che si devono accettare.
Il corpo cambia, ciò che una volta erano garanzia di divertimento e tranquillità, come il gioco a carte con i nonni, o quel cartone animato che faceva ridere, perdono di valore.
Ci si ritrova ad essere in un corpo che cambia e in balia di emozioni e desideri sbocciati all’improvviso, faticosi da comprendere e realizzare.
Possono avere l’impressione che tutti, in casa e fuori, si aspettino qualcosa da loro, un buon voto, un comportamento adulto, una buona educazione espressa attraverso un atteggiamento non ribelle. E perfino gli amici, possono non essere più quella gran compagnia che erano un tempo. La noia può diventare una assidua compagna, la rabbia una presenza costante.
Gli adolescenti non hanno un buon controllo sulle emozioni.
Spesso le subiscono, cercano di decodificarle, possono addirittura esserne spaventati. Se la richiesta sociale (la scuola, il gruppo dei pari) e quella famigliare (la relazione con i genitori) innescano comportamenti stressogeni, l’adolescente può comunicare il suo malessere attraverso eccessi d’ira e comportamenti non del tutto funzionali.
Entrare nel mondo dei grandi significa percorre la passerella del giudizio, indossare maschere appropriate per celare agli occhi del mondo quelle insicurezze e paure che possono minare l’autostima e allora arrabbiarsi può essere tutto quello che rimane da fare.
La risposta che da adulti, da genitori, amici, insegnanti possiamo dare è l’ascolto.
Accogliere quella rabbia, lasciare che trovi il modo per essere riconosciuta, raccontata, espressa e solo dopo, quando tutto il dicibile è stato detto, da persone responsabili e autorevoli quali essere genitori e insegnanti impone, ridefinire quelle regole e quei comportamenti che riteniamo utili, necessari e inderogabili.
Mariangela Ciceri
Sono psicologa clinica e forense. Come clinica mi occupo di consulenza e supporto psicologico sia individuale che di coppia, di psicodiagnostica, di sostegno alla genitorialità, di psico-geriatria, di orientamento scolastico e professionale. Come libera professionista in ambito giuridico e forense il mio ruolo è quello di consulente nella valutazione del danno psichico dovuto ad eventi traumatici, di valutazione delle competenze genitoriali in caso di separazione e divorzio, di mediazione familiare. Conduco inoltre laboratori di comunicazione, psicologia sociale, uso della scrittura come strumento di consapevolezza e problem solving, al fine di facilitare il superamento di criticità emotive.
Alessandria
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