Chiamami amore, Giuseppe Pippo Guaragna

Chiamami amore

Siamo soli stasera è fatta notte,

risplendono le stelle come sempre,

e non si muove l’aria né una foglia

solo si sente il bubolio d’un gufo.

Poi da Levante un refolo di vento,

il profumo del caprifoglio in fiore,

ci avvolge come un manto di velluto

mentre la luna brilla e ci fa luce.

Notte di plenilunio, è luna piena,

la pallida signora tesse trame

d’opalina, d’argento e d’oro antico,

e noi dalla magia siamo stupiti.

Io ti guardo con occhi innamorati

perdendomi nei tuoi, azzurri e chiari,

e tu sorridi, m’offri le tue labbra

come ciliegie maturate al sole.

Ti bacio, t’accarezzo, siamo soli

in questa immensità che ci rapisce,

il tempo scorre sulla nostra pelle,

racchiusi in una bolla d’infinito.

E tu, se vuoi, chiamami ancora amore,

l’amore non ha tempo e non ha fine,

è casa ed è rifugio, albergo, ostello,

in questo mondo ostile ed impazzito.

In questa notte colma di mistero,

chiamami ancora amore in un sussurro.

9 Ottobre 2022

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