
La dolce mano
scegliendo le rose,
con le più belle
ti cingeva il capo.
Fuori dal giardino
mentre tra i petali
e le spine
restavano
impigliati
gli ultimi raggi
del giorno.
Sulle nostre teste,
le stelle e i pianeti
segnavano
precisi cammini
in curve fuggitive
verso gli infiniti…
Il profumo delle rose
mi traeva d’impaccio
dagli angoli segreti
per riportarmi
al senso della vita,
in mezzo ai fiori.
(Denis “Wrong” Vicini) Free to share.