Mentre ascolto la voce del mare
rastrello pensieri arenati sulla riva
lambita da un falso sole d’inverno.
Resta aquilone vivente un gabbiano
sospeso controvento nell’aria:
sa che non è tempo di resa
ma di attesa paziente che
la stagione delle burrasche
riporti a terra i corrotti relitti
prima del caldo sole che fa brillare
la sabbia lucente della prospettiva.
La distesa del mare è orizzonte
dove immergere gli occhi per
sentire nel cuore il battito
dell’onda su cui navigano,
sfidando pescatori esperti,
tempeste e arenili sabbiosi,
le barchette di carta dei desideri.
